Nella pratica clinica sempre più spesso ci ritroviamo davanti una persona in difficoltà o una coppia che si rivolge a noi perché uno dei partner ha scoperto un tradimento. Negli ultimi anni, il più delle volte, i Social Network giocano un ruolo cruciale!
Secondo una ricerca condotta nel 2011 dal sito Divorce online, un terzo delle separazioni legali nel Regno Unito è stata causata da Facebook! Ciò significa che su 5.000 richieste di rottura del matrimonio, nel 33% dei casi veniva citato il famigerato Social Network!
In italia, l’andamento non è molto diverso; la percentuale di coppie che “scoppiano” a causa di Facebook si stima intorno al 20%.
Si tratta di dati preoccupanti e in continuo aumento. Inoltre, le prove raccolte sui Social Network vengono sempre più spesso impugnate in tribunale nelle cause di divorzio.
A livello relazionale, vivere nel mondo odierno è diventato sempre più difficile, siamo iper-connessi con gli altri ma in realtà siamo sempre più distanti, più soli. E se già risulta difficile cavarsela individualmente figuariamoci in coppia!
Purtroppo, per molti, Facebook è diventato un mezzo principale di comunicazione con gli altri.
Sfuggire dalla noia, uscire dalla routine quotidiana, l’insoddisfazione per la propria vita reale, voglia di notorietà o l’essere sempre in contatto con gli altri sono solo alcuni dei motivi che spingono le persone a rifugiarsi nel mondo virtuale.
Tra i vantaggi del Social Network c’è il merito di aver facilitato la comunicazione: offre l’opportunità di poter comunicare con chiunque in qualsiasi parte del mondo, la possibilità di rientrare in contatto con persone che non si sentivano da tempo (amici d’infanzia, compagni di scuola, vecchi colleghi), la possibilità di poter comunicare i propri vissuti attraverso parole, immagini e quant’altro.
Facebook dà inoltre la possibilità di mostrare solo ciò che si vuole e offrire agli altri l’immagine migliore di sé, con un’attenta selezione delle foto da mostrare, le informazioni che decidiamo di rendere pubbliche, gli eventi a cui partecipiamo, gli interessi ecc.
La costruzione di un’identità virtuale è utile, in alcuni casi, per coloro che, per caratteristiche personali come la timidezza o il timore del giudizio altrui, hanno difficoltà a comunicare vis-à-vis con le persone, instaurare relazioni, creare amicizie al di fuori della propria cerchia o semplicemente esprimere le proprie emozioni e sentimenti.
Il rischio però è che ci sia una progressiva perdita del contatto con il mondo reale e la persona inizi a vivere solo nel mondo fittizio che si è creato nella realtà virtuale. Le relazioni con gli amici in carne ed ossa o il partner rischiano di passare via via in secondo piano e si perde progressivamente la capacità di relazionarsi con le persone intorno.
Un altro importantissimo aspetto da non sottovalutare è la perdita di tutti quei preziosissimi aspetti comunicativi non verbali e paraverbali come lo sguardo, il sorriso, i gesti, il tono della voce, indispensabili a rendere le relazioni più vive e autentiche.
Quali sono i principali motivi scatenanti i conflitti di coppia?
Tra i molteplici motivi responsabili dei conflitti tra partner a causa di Facebook abbiamo i continui commenti più o meno innocenti o gli apprezzamenti da parte di persone dell’altro sesso, foto compromettenti che inchiodano la propria metà intenta a vivere eventi, esperienze di cui si era totalmente all’oscuro, persone che sembrano avere un rapporto molto confidenziale col partner delle quali non si conosceva l’esistenza, messaggi compromettenti scambiati in chat, il ritorno di ex o vecchie fiamme tra le amicizie, il mettere in piazza vicende personali della coppia che l’altro/a sembra non gradire, commenti sarcastici o irrispettosi verso il proprio partner in un momento di rabbia. Nella maggioranza dei casi, a innescare i conflitti è la gelosia, che può essere dettata dal timore del tradimento o, nei casi peggiori, dall’evidenza delle prove di infedeltà del proprio compagno/a.
Quali sono i motivi che spingono all’infedeltà?
Tra i motivi principali dichiarati da uomini e donne troviamo:
– Combattere la routine
– Voglia di trasgressione
– Insoddisfazione sessuale
– L’essere stati traditi
– Innamoramento per un’altra persona (il cosiddetto “colpo di fulmine”)
– Scarse attenzioni e affetto dimostrati dal partner
Le ultime due sono più tipicamente femminili, mentre le altre sono più maschili.
Psicologi e biologi evoluzionisti sono sempre più concordi nel sostenere che nella coppia la monogamia sia la regola ma non la pratica e che il desiderio di avere altri partner è naturale per entrambi i sessi: a livello evoluzionistico, infatti, l’avere più partner permetteva una maggior diffusione dei propri geni.
In genere, gli uomini tradiscono di più, ma è un dato in continua evoluzione: le donne infatti, rispetto al passato, sono più emancipate, hanno maggiori opportunità di fare conoscenze e possibilità di frequentare persone al di fuori della cerchia familiare. Bisogna considerare inoltre che le donne sono più restie ad ammettere un tradimento oltre che più brave a non farsi scoprire.
In Estonia esiste un’usanza curiosa: durante il ricevimento nuziale, gli sposi lanciano un grosso dado: il numero che esce sta ad indicare, per la donna, quanti anni passeranno prima che tradisca il marito, per l’uomo, invece, quanti mesi passeranno prima che tradisca la moglie! È un gioco naturalmente, ma attraverso lo scherzo si cerca di esorcizzare un timore che è sempre presente, in qualche remoto angolino del cervello, in uomini e donne.