Risultati della Terapia Breve Strategica
I risultati raggiunti in ambito clinico fanno riferimento a un rigoroso studio empiricamente e scientificamente validato, condotto con l’approccio evidence-based su un campione di 3.640 pazienti trattati nell’arco di 10 anni, afferenti non solo al Centro di Terapia Strategica di Arezzo, ma anche agli oltre 138 studi dei Collaboratori ufficiali in tutta Italia, sia all’esportazione del Modello in altri Paesi quali Spagna, Belgio, Germania, Francia, Irlanda, Polonia, Romania, Messico, Colombia, Argentina, Paraguay, Perù, Cile, Costa Rica, Stati Uniti e Russia.
Attualmente la Terapia Breve Strategica è riconosciuta come best practice per importanti psicopatologie quali:
Le ricerche seguono i parametri internazionali per la valutazione dell’efficacia ed efficienza delle psicoterapie.
Per efficacia si intende la capacità di produrre i risultati desiderati, ovvero raggiungere gli obiettivi concordati fino alla completa risoluzione del problema trattato. I cambiamenti terapeutici ottenuti devono mantenersi nel tempo, ossia la possibilità di ricadute dovrebbe essere ridotta al minimo.
Con il termine efficienza si fa riferimento alla capacità di produrre risultati in tempi ragionevolmente brevi affinché l’esito raggiunto possa essere attribuito all’effettiva efficacia della terapia e non ad eventi fortuiti.
Nel nostro caso, una terapia deve dare esiti di miglioramento sin dalle prime sedute e deve condurre alla soluzione del problema nell’arco di circa 6 mesi – 1 anno dall’inizio della terapia.
Di seguito, vengono riportati i dati relativi all’efficacia ed efficienza dei protocolli di trattamento in base alla loro applicazione alle più importanti forme di psicopatologia:
Disturbi d’ansia (95% dei casi)
– Disturbo da attacchi di panico
– Agorafobia
– Disturbo d’ansia generalizzato
– Fobia sociale
– Disturbo post-traumatico da stress (PTSD)
– Fobie specifiche (di animali, oggetti, situazioni)
Disturbi ossessivi compulsivi (89% dei casi)
– Ossessioni
– Compulsioni
– Disturbi somatoformi (ipocondria, dismorfofobia)
Disordini alimentari (83% dei casi)
– Anoressia
– Bulimia
– Vomiting
– Binge Eating
Disturbi sessuali (91% dei casi)
– Difficoltà di erezione
– Eiaculazione precoce
– Vaginismo e dispareunia
– Disturbi del desiderio
Depressione (82% dei casi)
– nelle sue varie forme
Problemi relazionali nei diversi contesti (82% dei casi)
– Coppia
– Famiglia
– Lavoro
– Relazioni affettive e sociali
Problemi dell’infanzia e dell’adolescenza (82% dei casi)
– Disturbo da deficit dell’attenzione con iperattività
– Disturbo oppositivo-provocatorio
– Mutismo selettivo,
– Disturbo da evitamento
– Ansia da prestazione
– Fobia scolare
– Disturbo da isolamento
Disturbi legati all’abuso di Internet (80% dei casi)
– Dipendenza dalla rete
– Information overloading addiction
– Shopping compulsivo in Rete
– On-line gambling (scommesse in rete)
– Trading on-line compulsivo
– Chat dipendenza
– Dipendenza da cybersesso