Ipocondria (Disturbo d’ansia di malattie)

“Gli animali si ammalano, ma solo l’uomo cade radicalmente in preda alla malattia”

Nel DSM V, l’Ipocondria è stata eliminata come entità nosografica a sé stante; i sintomi somatici e l’ansia relativi al proprio stato di salute vengono considerati all’interno dei disturbi con sintomi somatici o, in assenza di criteri sufficienti, nell’ambito dei disturbi d’ansia.

Con il termine Ipocondria o “Disturbo d’ansia di malattie” si fa riferimento alla preoccupazione costante rispetto al proprio stato di salute, caratterizzata dal timore di poter contrarre una malattia o dalla convinzione, spesso infondata, di avere una malattia grave. Il timore o la convinzione si basano generalmente sull’erronea interpretazione di sintomi somatici o segnali provenienti dal proprio corpo, che la persona ispeziona attentamente alla ricerca di qualsiasi sintomo o alterazione che possano indicare la presenza di una patologia. La paura è rivolta verso qualsiasi malattia, in particolare quelle lente e progressive che portano alla morte dopo una sofferenza prolungata.

Generalmente, le persone arrivano a maturare il timore o la convinzione dell’esistenza di una malattia nel proprio organismo in seguito a:

1) Un reale stato di malattia vissuto in prima persona in passato;ipocondria-e-attacchi-di-panico

2) Uno stato di malattia vissuto da un familiare o una persona affettivamente vicina. Alle volte, è sufficiente l’aver ricevuto la notizia che un conoscente ha accusato un serio problema di salute per iniziare a cogliere eventuali segnali provenienti dal proprio corpo, sopravvalutando nettamente il rischio reale di poter contrarre o la probabilità di aver contratto quella specifica malattia.

3) Altre volte, è sufficiente aver letto, ascoltato alla radio o visto in TV notizie o informazioni sui sintomi indicatori di particolari malattie, come avviene nel caso del bombardamento mediatico al quale siamo sottoposti con l’arrivo dell’influenza o di eventuali epidemie, oppure di fronte alle notizie sempre più frequenti della presenza sul mercato di cibi contaminati.uid_riza_1856
Individui facilmente suggestionabili o predisposti a manifestare ansia per la propria salute, infatti, rispondono in maniera molto più marcata di fronte all’esposizione mediatica alla minaccia di malattia, arrivando a volte al totale evitamento delle notizie su ciò che suscita timore.

Quali sono le tentate soluzioni tipiche di chi soffre di ipocondria?

  • Continuo ascolto e monitoraggio del proprio corpo: vengono frequentemente effettuati dei veri e propri auto check-up, volti alla ricerca meticolosa di segnali, possibili indicatori di malattia. ll controllo costante favorisce un aumento della percezione rispetto alle normali alterazioni dell’organismo conducendo all’effettivo aumento delle reazioni fisiologiche allarmanti (profezia che si autorealizza – “chi cerca trova”). La persona tenta di avere un controllo ma sente di non averlo: la malattia diviene allora una certezza, di fronte alla quale a volte si arrende con esiti depressivi.
  • Consulenze specialistiche/ ricerca di informazioni in internet: al minimo dubbio o segnale proveniente dal proprio corpo, la persona ricerca consulti medici e specialistici, sottoponendosi a ripetuti esami diagnostici. In alcuni casi, le rassicurazioni mediche sono sufficienti a tranquillizzare la persona, fino all’emergere di un nuovo segnale; nei casi più severi, anche l’esito negativo di esami specialistici accurati non rassicurano la persona, la quale può convincersi che il suo male sia talmente “oscuro” e subdolo che gli esami non sono stati sufficienti o adeguati ed è necessario farne di nuovi e più sofisticati.
  • Parlare/ricercare rassicurazione: parlano continuamente del loro malessere, sempre alla ricerca di un confronto con gli altri o nuove informazioni sulle malattie. I tentativi di rassicurazione da parte di familiari, amici o conoscenti generalmente hanno un esito fallimentare e la persona si convince ancora di più di esser malato. Il solo parlarne rende vera la malattia.

Questi comportamenti, a lungo andare, possono compromettere pesantemente la qualità di vita del soggetto, portando un disagio significativo in molteplici ambiti (lavoro, famiglia, studio, relazioni sociali ecc.).

Se leggendo queste righe hai la sensazione di riconoscerti in uno o più atteggiamenti verso la malattia, forse è arrivato il momento di chiedere aiuto ad un esperto.

La Psicoterapia Breve Strategica viene impiegata con successo nel trattamento e nella cura dell’Ipocondria, attraverso l’applicazione di specifici protocolli di intervento in grado di rompere il circolo vizioso che imprigiona la persona.